Biocombustibili, Combustibili alternativi

Combustibili a basso impatto ambientale

La canapa come sostituto dei combustibili fossili

 

Indice articolo

Combustibile cos’è

Un combustibile è una sostanza chimica che durante il processo di combustione produce energia termica, la combustione non è altro che l’ossidazione di un combustibile da parte di un comburente.

 

Il Triangolo del Fuoco

Il Triangolo del Fuco non è altro che una rappresentazione grafica dei tre elementi necessari per la combustione, che sono rispettivamente il combustibile. il comburente e la fonte d’innesco.

 

Il triangolo del fuoco
Image by Canapiamo.net

Quando uno di questi tre elementi viene a mancare, la combustione non avviene e se già in atto si estingue.

 

Tipi di Combustibile

Con il termine combustibile intendiamo quindi la sostanza chimica che attraverso la combustione sprigiona energia termica, ma possiamo fare una distinzione tra i combustibili, infatti ne esistono di diverso tipo in base al loro stato fisico e alla loro composizione naturale o artificiale.

 

  • Solidi Naturali – es. Carboni fossili, legna, etc..
  • Solidi Artificiali – es. Carbone di legna, coke.
  • Liquidi Naturali – es. Bitume, petrolio.
  • Liquidi Artificiali – es. Alcol, benzine, altri distillati del petrolio, etc..
  • Gassosi Naturali – es. Metano
  • Gassosi Artificiali – es. Gas d’alto forno, idrogeno, acetile, gas illuminante.

Il Biocombustibile

Lo studio per la ricerca di combustibili con un basso impatto ambientale ha portato all’invenzione del Biocombustibile, esso viene infatti ricavato da fonti vegetali come la Canapa industriale, il riso o la barbabietola da zucchero.

 

Dalla cellulosa di Canapa, dalla barbabietola e dall’amido di riso è possibile ottenere l’Etanolo. L’Etanolo di Canapa si ottiene dai gambi della pianta lasciati in fermentazione, il vantaggio è quello di non dover apportare modifiche ai motori nel quale verrà introdotto, oltre alle prestazioni superiori che esso offre in confronto ai combustibili di origine fossile.

 

Oltre all’Etanolo, dalla lavorazione della pianta è possibile ottenere anche il Metanolo, questo permette la sostituzione dei classici combustibili riducendo così l’impatto ambientale degli stessi, oltre ad abbassare significativamente i costi di produzione ed estrazione.

 

Il caso Venezia

Venezia è la città protagonista di un progetto ambizioso realizzato da Eni, infatti da un accordo tra il comune e la società di carburanti i Vaporetti utilizzati per il servizio pubblico saranno alimentati con l’Eni Diesel+, un carburante contenente un 15% di componente rinnovabile.

 

L’innovativo carburante viene prodotto attraverso la riconversione degli oli vegetali utilizzati nella cottura degli alimenti, nella raffineria di Porto Marghera.

Inoltre nel progetto è stata coinvolta anche l’azienda Veritas, specializzata nella raccolta dei rifiuti, essa effettua la raccolta dell’olio di frittura di origine domestica.

 

Durante la sperimentazione che va dal 1 Aprile 2019 al 31 Ottobre 2019 verranno monitorate le emissioni inquinanti. Se il progetto dovesse dare esiti positivi non si esclude la possibilità di estendere il servizio in altre città d’Italia.

 

I vaporetti nei canali di Venezia Image from Pixabay

Il Biodiesel di Canapa

Il suffisso “Bio” viene utilizzato per indicare i combustibili che hanno proprietà di biodegradabilità, in quanto hanno una combustione definita convenzionale.

 

Il Biodiesel si ottiene dai semi di Canapa e può essere utilizzato su diversi tipi di motori come ad esempio quello delle automobili, aerei, navi, piccoli gruppi elettrogeni e centrali termo elettriche.

 

Esso quindi si adatta a qualsiasi mezzo garantendo un funzionamento ottimale, inoltre un altro vantaggio è quello che non emette il cattivo odore tipico dei classici combustibili di origine fossile, infatti l’odore emanato è quello più gradevole della Canapa stessa, questo perché privo di Zolfo.

 

Non solo il Biodiesel si rivela essere anche più sicuro durante il trasporto, questo perché ha un grado di infiammabilità di circa 3 volte inferiore a quello derivato dal petrolio.

 

Conclusioni

Adesso sappiamo che esistono alternative ai combustibili di origine fossile, quindi perchè non attuare questi cambiamenti che portano benefici non solo all’ambiente, ma anche alla nostra salute.

 

L’utilizzo di Biocombustibile infatti oltre ad avere un impatto ambientale molto più basso di quelli classici potrebbe diminuire le malattie e le patologie derivanti dall’utilizzo dei combustibili artificiali.

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