Cannabis di stato, da gennaio 2017 in farmacia

Cannabis di stato da gennaio nelle farmacie italiane.

La produzione procede a pieno regime: previsto l’uso terapeutico previa decisione di uno specialista. Ma la legalizzazione nasconde molte insidie

Non si tratterà di uso ricreativo, ma soltanto terapeutico previa decisione di uno specialista. La produzione procede a pieno regime e lo stabilimento chimico farmaceutico militare di Firenze, unico autorizzato a sovrintendere, aspetta solo le ultime formalità per cominciare a far fronte alle ordinazioni delle regioni o delle strutture ospedaliere. Come spiega Repubblica, sono già pronti 20 chili di prodotto, ma lavorando senza sosta si prevede di arrivare a 100 chili l’anno per coprire il fabbisogno nazionale: la maggior parte delle regioni, infatti, ha inserito la cannabis tra le opzioni terapeutiche.

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Tratto da repubblica:

“In Toscana, come nel resto d’Italia, ancora oggi la cannabis viene acquistata all’estero, prevalentemente in Olanda, e sono nelle strutture che la prescrivono si attende che finalmente sia disponibile quella di Stato anche per risparmiare. Nella nostra Regione la struttura che distribuisce la maggior quantità di questa sostanza è il laboratorio galenico di Santa Maria Nuova, che ormai serve praticamente tutta l’area vasta centrale (Firenze, Empoli, Prato e Pistoia). Quest’anno i malati seguiti sono un po’ meno di 300, più della metà di tutti i toscani che utilizzano questa terapia. Poi ci sono coloro che prendono il Sativex, cioè un farmaco sotto forma di spray orale. Si è iniziato a prescriverlo dopo l’approvazione della legge regionale 18 del 2012. Secondo i dati dell’Agenzia regionale di sanità, nel 2013 l’hanno preso in 41, nel 2014 in 224 e nel 2015 in 229. «Il 50,6% dei soggetti considerati si concentra in una classe di età compresa tra 45 e 60 anni. Dei 346 soggetti ai quali, nel triennio considerato, è stato prescritto il farmaco, il 76,3% ha un’esenzione per sclerosi multipla», spiegano sempre dall’Agenzia.”

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Il ministero della Salute del resto riconosce le proprietà analgesiche della pianta per patologie che implicano spasticità, come la sclerosi multipla. La cannabis può aiutare anche contro la nausea da chemioterapia, radioterapia, o da terapie per l’Hiv, stimola l’appetito nelle persone affette da varie malattie non soltanto nervose ed è utile per l’effetto ipotensivo nel glaucoma. La somministrazione può avvenire al naturale tramite decotto o vaporizzazione spray: in altre parole non è necessaria la sintetizzazione in farmaco vero e proprio.

source: il Foglio

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2 risposte

  1. su napoli ancora non conosco un medico che potrebbe farmi la prescrizione e vorrei sapere il prezzo al g. di quella italiana, in più essendo detenuto ho l’esenzione f01,e non pago i farmaci non avendo reddito,ciò vale anche x la cannabis; ho 53 anni e varie patologie..gradirei informazioni ed aiuto grazie

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